Molte volte mi è accaduto che le figure del mazzo dei tarocchi, abitatori invisibili delle nostre vite, siano apparse, come ombre sfuggenti nella nebbia fuori dalla mia porta.

Questa volta ho voluto tentare di dare forma ai loro messaggi, in un viaggio ad occhi chiusi verso quel luogo enigmatico che si trova subito oltre il confine tra il mondo dei vivi e quello dei morti, un passo più in là della sera, dove la luce del crepuscolo inizia a modellare i nostri sogni.

Quando il tempo ha iniziato a dissolversi, mi è apparso un universo surreale e Steampunk dove il mare si faceva palcoscenico di storie sospese tra realtà e immaginazione. L’acqua, custode di segreti nascosti, di sogni non ancora svelati, ha tinto il mazzo di una dolce malinconia. Gli attori di questo teatro, esseri fragili e potenti allo stesso tempo, si stagliavano sul paesaggio acquatico, cullati nei loro pensieri da un abbraccio senza tempo. Ogni onda era un’immagine che nasceva e poi svaniva alla velocità di un lampo, lasciandomi addosso dei solchi, tracce fondamentali per tradurre in segno i messaggi di questi spiriti guida. Ogni personaggio, a partire dal Matto, giunto a bordo della nave dei folli, è stato un invito a navigare le profondità dell’inconscio, ad esplorare l’incredibile bellezza di ciò che è dormiente e non ancora compreso.

Questo mazzo è stato una sfida ad abbracciare lo spazio liminale tra l’universo manifesto e il mistero dell’esistenza, un invito a visitare l’ignoto in attesa di una nuova rivelazione.

La scatola contiene: 78 tarocchi a colori (125x65mm) con una guida illustrata a colori di 112 pagine delle 78 carte e un’introduzione di Giada Negri in sei differenti lingue. Vengono qui presentati i tarocchi classici di Marsiglia.